LEA VERGINE

 LEA VERGINE


MUSEO TEO ARTFANZINE #19 /2002

BREVE STORIA EPISTOLARE DELL'ARTE

CON UNA LETTERA DI LEA VERGINE


10/2 /’02

Caro Bai,

rispondo alla Sua del novembre scorso.

Pertanto mi interrogo su di Lei.

So che è direttore di un museo

inesistente, che disegna, dipinge,

che impagina, che recensisce mostre e

libri, che fotografa, che organizza eventi

sempre piuttosto paradossali.

… Ciò nonostante è assolutamente

spurio. Elfo, ‘fool’, allegoria errante,

innocente e sulfurea coscienza del

mondo dell’arte, presenza imbarazzante

per i mandarini vecchi e nuovi; a

volte figura dickensiana, a volte come

sortito dalle pagine di Collodi (ma

anche di Esopo!), un po’ sciamano

Hip-Hop, un po’ taciturno e ironico

saggio;

In realtà non so che cosa e quanto

abbia realizzato, come si dice; ma che

importanza ha la ‘produzione’? Ciò che

conta per il Suo pubblico e

per me tra loro – è che Bai

resti un qualcosa di più vicino

all’allucinazione benevola che alla

realtà reale del quotidiano.

E ora mi scrivere che va a compiere

50 anni! Allora, festa! Mezzo secolo

vissuto come puro itinerario, come

un procedere terrestre chiosando

quel mondo dell’arte che certo non vuole

catturare. O no?

                      Bless you,

                                           Lea Vergine